Ciao a tutti Wine&Music lover!
Inauguriamo il nostro blog con il primo articolo di una serie che speriamo non finisca mai perché vorrà dire che saremo ancora dominate dalle nostre grandi passioni e ispirazioni.
La nostra idea è quella di postare almeno un articolo ogni 15 giorni e rendervi partecipi di quelle occasioni in cui la degustazione, la cantina, la vigna ci regalano particolari sensazioni ed emozioni. Sceglieremo solo quello che ci fa battere forte il cuore!
Se siete pronti passo la parola a Simona:
Eccomi finalmente! Ho pensato e ripensato a quale vino degustare per poterlo raccontare al nostro esordio sul web… ed è cosi che ci troviamo a fare un aperitivo al bar che ogni tanto frequento e caso vuole è ancora lì, quell’etichetta che mi guarda da tempo (in verità io la guardo da tempo!) ……ecco stavolta mi ha proprio urlato: “prendimiiiii”!
E così ho fatto, afferrata la bottiglia, letto la retroetichetta, scoperto di che si tratta:
“BARRUA”
ISOLA DEI NURAGHI ROSSO IGT 2014
IMBOTTIGLIATO DA AGRICOLA PUNICA SPA , SANTADI ( in Sardegna!!!!)
Rientrata da poco dalla vacanza in Sardegna, decido di rivivere questa terra meravigliosa con una degustazione.
Un vino che mi affascina già alla mescita, denso, che riempie il calice di un rosso rubino intenso con un accenno granato sull’unghia.
Decisamente intenso, il naso si inebria subito di amarene mature e vaniglia, e dopo qualche giro nel bicchiere un’esplosione di tabacco dolce, cacao, e macchia mediterranea.
Una complessità che mi invoglia subito alla beva, un sorso caldo e rotondo, una buona freschezza , pepe nero, liquirizia e in chiusura un tannino fine ed elegante e una buona persistenza.
Un vino equilibrato e longevo.
Una grande scoperta “ BARRUA” 85 % carignano e 15 % vitigni francesi cabernet sauvignon e merlot.
Peccato non aver avuto a disposizione un bel piatto di formaggi sardi stagionati, sarebbe stato un abbinamento perfetto!
Io vi saluto e vi invito al prossimo Message in a Bottle! A te Jessica:
Brava Simona, la tua guida nella degustazione è stata davvero preziosa e acuisce i miei sensi che si instradano e avvinghiano ai profumi della macchia mediterranea e delle sue piante aromatiche …e mi portano nella calda e selvaggia Sardegna, quella fatta di affascinanti contrapposizioni, di mari cristallini e di voragini e gole profonde sugli altipiani. Per me è inevitabile, i miei sensi mi conducono a “Hotel Supramonte” di Fabrizio De André che è stato figlio adottivo della Sardegna, una terra che l’ha chiamato così forte da non potersene più staccare nonostante tutto.
Hotel Supramonte fa parte dell’album intitolato semplicemente Fabrizio De André del 1981 e chiamato da tutti “L’indiano” per l’immagine riprodotta sulla copertina.
Il brano Hotel Supramonte non è solo la ‘lettera vera’ della sua prigionia ma è un momento intimo e profondo che Faber ci ha regalato. La malinconia, la paura e la rabbia sono cullate da questa specie di ninna nanna che non indietreggia davanti alla vita ma la consola nei momenti più difficili. È un canto d’amore per la sua amata, per la Sardegna e per la vita stessa.
Vi invito ad ascoltarla, ad afferrare la mano tesa di Faber che perdona e chiede perdono. La dolcezza e delicatezza delle sue parole accendono il sentimento di speranza e un senso di serenità ci investe con la promessa che tutto andrà bene.
Il nostro messaggio di oggi è Hotel Supramonte di Fabrizio De André in una bottiglia di Barrua 2014.
links:
Hotel Supramonte Live – Fabrizio De Andrè 1981
Message in a Bottle – Spotify playlist